venerdì 31 ottobre 2008

Sokratis Papastathopoulos

Sokratis Papastathopoulos (in greco Σωκράτης Παπασταθόπουλος) (Kalamata, 9 giugno 1988) è un calciatore greco che gioca nel ruolo di difensore nel Genoa.

Difensore centrale destro le sue caratteristiche principali sono la grinta, la rapidità e l'eccezionale scelta di tempo con cui contrasta gli avversari. Fisicamente molto possente, sfrutta al meglio questa sua dote anche palla al piede nelle azioni di ripartenza.

Il suo debutto con l'AEK Atene avviene il 26 ottobre 2005 in una partita valevole per la Coppa Greca contro il PAS Giannina. La gara termina 3 a 0 per i gialloneri e il difensore si mette in mostra mettendo a segno anche una rete.
Nel gennaio 2006 per acquistare esperienza viene prestato alla squadra di seconda divisione del Niki Volos F.C. con la quale, nello spezzone di stagione, disputa 15 partite.

Il giovanissimo difensore tornato nella squadra ateniese nella stagione 2006-07 disputa 14 incontri nella massima serie meritandosi la fiducia dell' allenatore che lo schiera anche in 3 partite di UEFA Champions League 2006-2007 (vittoria 1-0 con il Milan, pareggio 2 a 2 con il Royal Sporting Club Anderlecht e sconfitta 3 a 1 col Lille OSC).

La stagione seguente è quella della consacrazione per Papastathopoulos che diventa un pilastro insostituibile per la retroguardia dei gialloneri che si classificano nuovamente al secondo posto. Il 13 aprile 2008 nella vittoria esterna per 4 a 0 contro il PAOK Salonicco Sokratis mette a segno la sua prima rete in campionato con un perentorio colpo di testa su azione da calcio d'angolo.
L' AEK Atene dopo essere stato eliminato ai preliminari Champions dagli spagnoli del FC Sevilla disputa la Coppa UEFA 2007-2008 e battuti nel primo turno gli austriaci del Red Bull Salisburgo come terza classificata supera anche il mini girone a cinque che vede nelle prime due posizioni il Villareal e la Fiorentina fermata sul pari ad Atene. Ai sedicesimi i greci incontrano gli spagnoli del CF Getafe e sotto per 1 a 0 al 93' è proprio un lancio di Papastathopoulos a consentire agli attaccanti di raggiungere il pareggio in extremis. Nella gara di ritorno gli spagnoli s'impongono invece per 3 a 0.

A vent'anni, contando i preliminari, Papastathopoulos vanta già 4 presenze in Champions League e 8 in Coppa UEFA. Il giocatore entra nelle mire di molte squadre europee, a tenere d'occhio il giocatore sono Juventus, Arsenal, Wigan Athletic e Fiorentina.

La società Ellenica il primo Agosto 2008 tramite un comunicato ufficiale annuncia il passaggio di Papastathopoulos al Genoa per una cifra intorno ai quattro milioni di euro.[1] Il giocatore vestirà la maglia del grifone, che vince la concorrenza dell'Ajax[2], per i prossimi 4 anni con opzione sul quinto. Il 27 settembre 2008 Sokratis ha fatto il suo esordio in Serie A in Fiorentina - Genoa. Nella partita successiva contro il Napoli timbra il pareggio per 1-1 con un diagonale segnando il suo primo gol in serie A e verrà espulso alla fine della partita. Nel turno infrasettimanale del 30 ottobre mette a segno, la prima rete dell'incontro Genoa - Cagliari, che terminerà sul punteggio di 2-1 per la squadra di casa.

Nel 2007 Papastathopoulos è stato capitano della nazionale Under 19 che in Austria è riuscita a raggiungere la finale del torneo. Dopo aver superato il proprio girone battendo il Portogallo e pareggiando con Spagna e Austria in semifinale i greci superano per 3 a 2 la Nazionale di calcio della Germania. La partita finale vede prevalere la Spagna per 1 a 0 ma Papastathopoulos non è in campo perchè nella partita contro la squadra tedesca prende un discusso cartellino giallo che gli costa la squalifica.

Il 5 febbraio 2008 esordisce con la nazionale maggiore che batte in amichevole la Repubblica Ceka per 1 a 0. Le 3 presenze raccolte fino ad ora però non bastano al giovane Sokratis a staccare un biglietto per Euro 2008, come accaduto a Montolivo nella nazionale italiana, è il 24' giocatore e quindi lo sfortunato escluso alla vigilia del torneo.

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giovedì 30 ottobre 2008

Genoa - Cagliari 2 a 1 (cinquina)

















Il Genoa sa vincere e, all’occorrenza, anche soffrire. Stavolta a fare le spese della legge del “Ferraris” è un Cagliari che cede per 2-1 al termine di una gara intensa. Sokratis e Thiago Motta realizzano le reti che valgono tre punti, di Bianco la rete della bandiera isolana. Assedio finale condizionato dall’espulsione, per doppio giallo, comminata a Fini. Conti coglie un palo.

In campo – Gasperini ha i giocatori contati. Nonostante tutto non si fida del turn-over e propone una difesa a 4 con Sokratis e Criscito tra Biava e Ferrari. Con Juric out per squalifica e Milanetto per infortunio, Thiago Motta viene confermato a centrocampo insieme a Rossi e Mesto. Senza Palladino alle prese con un affaticamento muscolare, il tridente offensivo è composto da Sculli e dal rientrante Gasbarroni a supporto di Milito. Dall’altra parte Allegri recupera in extremis Lopez e fa rifiatare Biondini inserendo lo scalpitante Parola. Se pesante è l’assenza dello squalificato Cossu, altrettanto importante è il rientro di Conti. Attacco formato da Acquafresca e Jeda con Lazzari alle loro spalle.

Si gioca – Sono gli ospiti a mostrare i muscoli per primi. Al 16’ Lazzari solletica Rubinho con un rasoterra insidioso poi Fini costringe Biava a sostituirsi al portiere togliendo dalla porta una palla ad effetto calciata direttamente dal corner. Il Genoa si scuote e sale in cattedra. Al 20’ Gasbarroni sfiora il palo di piatto sinistro. E’ il preludio al gol. Dopo cinque minuti, infatti, Sokratis è lesto ad approfittare di un pallone messo in mezzo da Mesto ed a battere Marchetti. Alla mezz’ora Criscito e Sculli provano ad irrobustire il risultato ma il portiere respinge.

La ripresa comincia con due volti nuovi: Bocchetti e Vanden Borrre, per Criscito e Gasbarroni. Il nuovo assetto non modifica gli equilibri dei padroni di casa che raddoppiano al 55’ inserimento in area e colpo da biliardo di Thiago Motta che non dà scampo a Marchetti. Il Cagliari reagisce con rabbia e dopo pochi secondi Conti su punizione scheggia il palo destro a Rubinho battuto. La partita si riapre al 66’, gran merito di Bianco che aggira la difesa rossoblu e corregge in rete da un paio di metri. Poi il nervosissimo Fini rimedia due cartellini gialli in pochi minuti lasciando i suoi in inferiorità numerica. Nei minuti finali Vanden Borre spreca un paio di ghiotti contropiede e il portiere genoano salva il risultato su incornata di Lopez.

La chiave –
Allegri attorno a Milito costruisce una gabbia a prova di leone e con guardiani tutt’altro che dal cuore tenero. La forza del Genoa di Gasperini è però quella di avere più frecce al proprio arco. Non è un caso che, con l’argentino in affanno, ad emergere sono altri.

La chicca – Quando la palla arriva fra i piedi di Thiago Motta la sensazione è quella che venga messa in banca. Tocchi vellutati e servizi di trenta metri effettuati con rara naturalezza e precisione. La stessa con la quale confeziona la rete che vale l’ennesimo successo casalingo.

Top & Flop
– Sokratis ha il merito di francobollare e quello di rendersi utilissimo anche in fase avanzata. Suo il gol di rapina che sblocca la sfida. Fini tra il 71’ e il 76’ riesce a commettere due falli da ammonizione che valgono la doccia anticipata.

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domenica 26 ottobre 2008

Un ottimo Genoa ferma l'Inter a San Siro

I nerazzurri fanno un passo indietro sul piano del gioco dopo il trionfo dell'Olimpico, e nella ripresa non riescono a sfruttare la superiorita' numerica. Mourinho in avanti si affida al tridente Quaresma-Adriano-Ibrahimovic, mentre a centrocampo non c'e' l'infortunato Cambiasso (e Javier Zanetti torna in mediana accanto a Stankovic e Muntari). Sul fronte genoano speculare 4-3-3, con il trio offensivo Sculli-Rossi-Milito. Nel primo tempo l'Inter fatica a trovare spazi, merito soprattutto di un Genoa ben messo in campo e sempre pronto a ripartire in velocita'. Tra il 35' e il 36' i rossoblu' vanno vicini due volte al vantaggio, sempre con Mesto. Prima il centrocampista spreca sulla respinta di Julio Cesar dopo una conclusione di Milito, poi una conclusione del numero 20 genoano da 25 metri si stampa sulla traversa. La reazione dell'Inter si concretizza solo al 38', con un cross insidioso di Ibra che viene sventato da Rubinho. Troppo poco per soddisfare Mourinho, che in avvio di ripresa cambia entrambi gli esterni, inserendo Balotelli e Obinna per Quaresma e Adriano. Poi il tecnico portoghese deve anche ricorrere al terzo cambio, con Cruz che sostituisce l'infortunato Muntari.
E' un'Inter a trazione anteriore, che al 10' va vicina al vantaggio con un colpo di testa di Ibra di poco fuori. Al 14' traversa di testa di Maicon, un minuto dopo Julio Cesar nega il gol a Milito. Il Genoa c'e', ma al 16' resta in dieci per l'espulsione di Juric (doppia ammonizione). L'Inter aumenta la pressione, crea diverse situazioni di pericolo grazie anche a un ottimo Obinna, ma non sfonda, e nel finale ancora Julio Cesar e' decisivo nel negare il gol del vantaggio al Genoa. Per la prima volta i nerazzurri non vincono in casa, mentre gli uomini di Gasperini ottengono il primo punto esterno stagionale.

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giovedì 23 ottobre 2008

Rubens Fernando Moedim (Rubinho)

Rubinho - all'anagrafe Rubens Fernando Moedim - (Guarulhos, 4 agosto 1982) è un calciatore brasiliano che gioca nel Genoa nel ruolo di portiere.

È il fratello di Zé Elias, che ha giocato in Italia con le maglie di Inter, Bologna e Genoa.

Messosi in luce nelle giovanili del Corinthians nel 1999 vince il Mondiale U-17 venendo anche premiato come miglior portiere del torneo.
Due anni dopo Rubinho esordisce come professionista sempre nella squadra bianco-nera di San Paolo in una partita internazionale con il Colo Colo.
Per il giovane Rubinho ritagliarsi un posto da titolare però è molto difficile, Rubens deve contendere il posto ai più esperti Dida e Doni (anche loro poi approdati in Italia al Milan e alla Roma).
Nel 2004 il Corinthians preleva dal Santos Fábio Costa e l'anno seguente lascia libero Rubinho, che a gennaio del 2006 si trasferisce al Vitória Setúbal in Portogallo.
Nel 2006, dopo la promozione in Serie B, viene acquistato dal Genoa e dopo un iniziale ballottaggio con Barasso viene preferito a quest'ultimo che durante il calciomercato invernale del 2006-07 passa in prestito al Taranto. Con Rubinho tra i pali i rosso-blù nel girone di ritorno accelerano la loro andatura riconquistando, dopo 12 anni, un posto nella massima serie.
Il 2007-08 è l'anno dell'esordio in Serie A per Rubinho che con la squadra genovese raggiunge un più che soddisfacente decimo posto.

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domenica 19 ottobre 2008

Genoa infallibile (in casa)

















(AGI/ITALPRESS) - Genova, 19 ott. - Il Genoa in casa non sbaglia un colpo: quarta vittoria in altrettante partite al Ferraris per i rossoblu', che possono anche sognare in grande, a patto pero' di migliorare il proprio rendimento in trasferta.
Decide il gol di Biava al 20' del primo tempo ma non e' stato facile contro un Siena che ha sofferto da matti per un tempo ma che ha rialzato la testa nella ripresa, soprattutto con il palo colpito da Galloppa (decisivo anche Rubinho). Genoa a quota 12, e domenica prossima visita all'Inter di Mourinho per sfida inaspettatamente d'alta classifica. Gia' privo di Modesto e Rossi e con Vanden Borre rientrato in ritardo dall'impegno con la Nazionale, Gasperini perde Milanetto dopo 15' (esordio per Motta) ma non il solito Genoa formato Marassi.
Compatto, aggressivo, spettacolare. Con Palladino in gran spolvero e Milito che non appare risentire delle fatiche con la Nazionale.
Sono loro due ad accendere i rossoblu', che si muovono con sincronismi praticamente perfetti. Sculli impegna subito Curci, mentre al 20' arriva il vantaggio ligure dopo che lo stesso Curci si e' salvato su gran destro di Palladino: dal corner Biava stacca piu' in alto di tutti e segna, con il portiere ex Roma che questa volta non e' impeccabile. Il Siena soffre, Milito si muove da Principe in due occasioni e per Ficagna-Portanova son dolori. Qualche pecca nel meccanismo genoano si vede nei minuti finali, con Maccarone e Frick pericolosi dalle parti di Rubinho. Giampolo arretra Kharja e inserisce Ghezzal e Calaio': Siena a trazione anteriore e Genoa che annaspa un po'. Al 28' i toscani colpiscono un palo clamoroso con Galloppa (sfiora Rubinho) poi il Genoa riesce a controllare la gara sfiorando anche il raddoppio. Il Siena va ko ma con l'onore delle armi. Anche perche' da queste parti erano gia' cadute Milan, Roma e Napoli.

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giovedì 16 ottobre 2008

Thiago Motta

Thiago Motta (São Bernardo do Campo, 28 agosto 1982) è un calciatore brasiliano che ricopre il ruolo di centrocampista nel Genoa.

Motta incomincia la sua carriera nella squadra brasiliana del Juventude, poi nel 1999 viene ingaggiato dal Barcellona su consiglio di Lorenzo Serra Ferrer, allora direttore tecnico del club. Gioca le sue prime tre stagioni con la squadra B, facendo qualche apparizione nella prima squadra in qualche amichevole.

Thiago debutta al Camp Nou sotto gli ordini di Louis Van Gaal, il 3 ottobre 2001, contro il Maiorca, in un match vinto dai balugrana per 3-0. Dopo questa partita, il brasiliano diventa un pilastro del centrocampo del Barça, grazie alla sua polivalenza, e alla sua condizione di giocatore comunitario (il suo passaporto è italiano).

Verso la fine della stagione 2002/2003, allenato da Radomir Antić, Motta si impone come uno dei giocatori più di classe del club catalano, giocando 26 partite, e segnando un gol contro il Real Sociedad.

La stagione 2004/2005 doveva essere l'anno della consacrazione per Motta; ma il brasiliano, l'11 settembre 2004, si spezza i legamenti del ginocchio destro durante una partita contro il Siviglia.

Nella stagione 2005/2006, il brasiliano si vede nella gerarchia dei centrocampisti della mediana a tre del Barcellona al quinto posto per utilizzo, dietro a Xavi, Deco, Edmilson ed Iniesta.


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domenica 5 ottobre 2008

Milito: assist e gol. Il Genoa vince in nove!
















Serie A - Il Genoa in casa non sbaglia mai

Eurosport - dom, 05 ott 18:25:00 2008

Terzo successo interno del Grifone che supera il Napoli 3-2 chiudendo in 9 uomini al termine di una partita veramente spettacolare e ricca di emozioni. In gol, nell'ordine, Lavezzi, Papastathopoulos, Palladino, Milito e Denis

FOOTBALL 2008-2009 Serie A Genoa-Napoli Milito Palladino - 0

Che il pomeriggio sia particolare lo si capisce alla prima azione: Criscito e Biava si scontrano clamorosamente lasciando Lavezzi solo davanti al portiere. "El Pocho" batte di sinistro e fa 0-1 dopo 25 secondi... Un fulmine davvero!

Trovato il vantaggio, il Napoli si chiude lasciando lo spazio per le sue veloci ripartenze, mentre il Genoa alza il baricentro ma fatica a pungere, sicché al 24' è Rubinho a salvare il risultato sul colpo di testa di Denis con una parata incredibile a una mano. Lo stesso attaccante argentino si mangia il raddoppio poco dopo girando alto di destro da pochi passi, un vero peccato visto quello che succede nel finale di tempo.

Al 40' Milito insacca di destro ma è in fuorigioco. Ilo gol del Genoa, però, arriva comunque e al minuto 44' è Papastathopoulos a realizzarlo: grande giocata quella del difensore greco che si gira al limite dell'area avversaria e incrocia con il sinistro all'angolino basso.

La rete dell'1-1 rompe gli equilibri e ad inizio ripresa il Genoa ha una marcia in più. Al 52' Sculli lancia Milito in profondità, il "Principe" difende palla alla grande e attende l'inserimento di Palladino, servendolo nel momento perfetto per il destro che vale il sorpasso. Bellissimo.

Passano solo 3 minuti, però, e il Genoa si ritrova in inferiorità numerica a causa della giusta espulsione di Marco Rossi, un rosso diretto a seguito di un fallaccio sull'inafferrabile Lavezzi. Il Napoli, però, non riesce più a giocare con la fluidità iniziale, anche perché Hamsik non la vede proprio mai e quindi il forcing partenopeo fatica a prendere corpo.

Chi invece non si ferma mai è Diego Milito. L'argentino - già autore di una doppietta in Coppa Italia - prima sfiora il tris volante di destro e al 72' non sbaglia di testa sul cross invitante di Juric. 3-1 e partita in ghiaccio? Nemmeno per idea, perché basta aspettare un paio di minuti e il Napoli torna sotto, grazie a Denis, abile ad aggirare Bocchetti prima di scaricare il sinistro sotto la traversa.

Nell'ultimo quarto d'ora, però, gli azzurri di Reja non trovano la via del pareggio anche perché il sinistro a botta sicura di Montervino viene respinto da Criscito, mentre Rubinho si esalta ancora sulla zuccata di Denis togliendo il pallone dal sette.

Il Genoa chiude soffrendo in 9 (doppio giallo a Papastathopoulos), ma si merita i 3 punti. Tanto rammarico, invece, per il Napoli che ha perso pur giocando un ottimo calcio.

Luca Stacul / Eurosport

giovedì 2 ottobre 2008

Milito infrange i sogni del Ravenna













2-1 grazie a due gol di Milito nel secondo tempo dopo che gli ospiti erano passati in vantaggio con Pettinari! Con questa soffertissima vittoria la squadra di Gasperini si qualifica per gli ottavi di finale dove affronterà l'Inter

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