mercoledì 29 aprile 2009

Preziosi su invito a Garrone: «Gesto distensivo»

Importante gesto del presidente rossoblù nei confronti del numero uno blucerchiato

Il Presidente Enrico Preziosi ha invitato il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone a vedere il derby di domenica sera insieme nel palco centrale della Tribuna d'onore. Di solito i dirigenti della squadra ospite, sono in tribuna, ma non in posizione centrale. Un gesto significativo e di grande distensione, come lo stesso massimo dirigente Preziosi ha espresso nel sito ufficilale del Genoa, per poi aggiungere: «Credo che sia anche giusto».


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domenica 26 aprile 2009

Bologna, funziona la cura Papadopulo Genoa flebile in difesa, Milito non basta

I felsinei costruiscono il vantaggio con un autorevole primo tempo. A segno Di Vaio su rigore e Terzi. I liguri non beneficiano del rientrante Principe: ora la questione Champions si complica di DIEGO COSTA

BOLOGNA - Genova per chi sta in fondo alla campagna non è un'idea come un'altra. Il Bologna, che con le spalle al muro non ha alternative (otto gol al passivo nelle ultime due partite) rialza la testa, tornando al successo proprio dopo la vittoria sulla Sampdoria (genovese pur'essa) e dopo cinque "stecche" casalinghe di fila (primato negativo di sempre eguagliato: nove ko interni stagionali). Cade invece il Genoa, ed è la seconda sconfitta di fila, forse un segnale preoccupante nella lotta per la conquista di un posto in Champions League. La Fiorentina scappa, la bella realtà di Gasperini sembra un po' appannata.

La differenza la fa l'atteggiamento. L'abito mentale, se preferite. Il Bologna, del resto, non aveva alternative. Papadopulo è finalmente l'antibiotico che a Palermo non aveva abbassato la febbre. Altissima. Più cinicamente: non vorremmo proprio indicare nei 2 milioni di euro fissati dal club in caso di salvezza la medicina che guarisce tutti i mali.

La squadra è grintosa, aggredisce gli ospiti in avvio di azione, in ogni angolo di campo. Papadopulo è stato chiaro: dettiamo noi i ritmi, non subiamoli. Se il Bologna ci riesce è perché la cerniera centrale è efficace, Mudingayi regna sovrano e ai suoi fianchi Mutarelli e Mingazzini fanno bene la loro parte. Valiani ha una posizione intelligente, sostenendo sia la mediana che Belleri, finalmente tornato quarto di una difesa a 4. Anche se adattato a sinistra. I gol arrivano su azioni occasionali, ma frutto dell'attenzione psicologica. E della voglia che induce Mingazzini a correre su un pallone perduto (Bocchetti non controlla e lo aggancia: rigore); che spinge Terzi a una deviazione d'istinto, sul secondo palo, di contro balzo, difficile per chiunque non fosse "lì con la testa". E' un terribile 1-2 al mento che stende il Genoa che... fa il Genoa solo nei minuti finali del p. t. Quando davanti a Colombo c'è un assedio. Solo che a Jankovic (sullo 0 a 0) si aggiunge Palladino nel fuoci
a salve.

Ripresa, aspetti la reazione del Genoa che Gasperini invoca, anzi impone, inserendo Milanetto e Sculli, togliendo Bocchetti e Jankovic, per accentuare l'atteggiamento offensivo. Ma il Bologna risponde all'appello di Papadopulo: torna a dettare il ritmo, alza la soglia dell'attenzione, è più pericoloso nelle ripartenze di quanto non sia il genoa nella sua fitta ragnatela sulla trequarti. Di Vaio quindi sfiora il tris, prima che Palladino colpisca il palo; Rubinho vola su un maligno tiro di Adailton, prima che Colombo si opponga a una sventola di Olivera. Finisce 2 a 0. Ineccepibile. Genova, per chi sta in fondo alla campagna, ha un sapore diverso. Mentre l'arbitro Orsato, in cabina di regia conferma le sue qualità.

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giovedì 23 aprile 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - Ecco perché Preziosi potrebbe entrare nel capitale della Reggiana


Pianetagenoa1893.net ha esaminato la relazione del collegio sindacale del 30/6/2008 dove si evidenzia che a causa delle perdite degli ultimi esercizi la società emiliana deve essere ricapitalizzata. Da ciò il Genoa potrebbe ricevere benefici tecnici.

«Il Collegio inoltre auspica che i Soci si rendano disponibili ad immettere nuove risorse all’interno della Società al fine di mantenere un corretto equilibrio finanziario». In questa frase contenuta nella relazione del collegio sindacale della Reggiana, allegata all’ultimo bilancio chiuso al 30 giugno 2008 ed esaminata da Pianetagenoa1893.net, è contenuta l’eventualità dell’ingresso del presidente e proprietario del Genoa, Enrico Preziosi, all’interno dell’azionariato della squadra di calcio, controllata attualmente dalla Iniziativa Tricolore srl.

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mercoledì 22 aprile 2009

FLOCCARI AL GENOA?

L'attaccante dell'Atalanta ad un passo dal club ligure

GENOVA - Nè Juve nè Roma e soprattutto Napoli per Sergio Floccari, secondo le ultime indiscrezioni confermate anche da Sportmediaset, la destinazione futura dell'attaccante bergamasco sarà il Genoa. Il club rossoblu avrebbe infatti messo le mani sulla punta atalantina per sostituire Diego Milito, destinato ormai da mesi all'Inter di Mourinho. L'accordo economico si aggirerebbe attorno ai 12 mln di euro, mentre il giocatore guadagnerebbe circa 1.5 mln di euro a stagione.

PERCHE' NO ROMA: La squadra in pole position nei mesi scorsi, quella giallorossa, sarebbe stata scartata per motivi economici. Lontana ancora dalla zona Champions e non certa quindi degli eventuali intoiti europei, il club dei Sensi avrebbe ritirato la sua candidatura per la corsa all'attaccante, vanificando così anche il pre-accordo con l'entourage del giocatore, chiuso nel periodo atunnale.

PERCHE' NO JUVE: Il club bianconero aveva 'bussato' alla porta dell'Atalanta a gennaio, quando era in corso il mercato di riparazione. La Juventus voleva infatti tutelarsi per sostituire l'ex partente Iaquinta, ma dopo la conferma del Campione del Mondo, Secco e soci hanno deciso di uscire dall'asta per Floccari. Lo stesso giocatore, voglioso di una maglia da titolare, non era convinto di andare a Torino, dove avrebbe fatto la quarta o quinta punta, dietro i vari Amauri, Trezeguet, Del Piero e appunto Iaquinta.

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martedì 21 aprile 2009

Il Genoa ritrova Milito e Milanetto in gruppo

Sotto un cielo nuvoloso il Genoa si è ritrovato questo pomeriggio al campo d’allenamento di Pegli per preparare la sfida di domenica a Bologna. La notizia positiva è il ritorno graduale in gruppo del Principe Milito e di Omar Milanetto. A questo punto solo Alessio Scarpi lavora a parte. Dopo la consueta riunione davanti alle immagini della gara contro la Lazio i ragazzi di Gasperson hanno svolto una partitella contro la Primavera di Luca Chiappino.

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lunedì 20 aprile 2009

Il mondo rossoblù è in lutto: scomparso Franco Rotella

Il mondo genoano piange la morte di Franco Rotella. L'ex centrocampista del Genoa si è spento a 43 anni all'ospedale San Martino di Genova a causa di una gravissima malattia: lascia la moglie Nadia e il figlio Simone tesserato nella Berretti del Genoa. Era genovesissimo, nato a Quezzi. Era cresciuto sportivamente nel Baiardo e aveva debuttato giovanissimo in prima squadra a soli 17 anni il 12 febbraio del 1984. Dopo aver indossato la maglia del Grifone per sette anni, con una parentesi di un anno alla Spal, ha successivamente giocato alla Triestina, al Pisa, all'Atalanta ed all'Imperia. Recentemente era responsabile del settore giovanile di una società calcistica genovese ed appariva spesso in televisione come opinionista.

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sabato 18 aprile 2009

Genoa- Lazio 0- 1

Ottima prova dei biancocelesti, gol nella ripresa di Zarate

(ANSA) - GENOVA, 18 APR - Nell'anticipo della 32/a giornata di serie A, Genoa-Lazio 0-1. Il gol che ha deciso l'incontro porta la firma di Zarate al 60'.Partenza sprint dei Grifoni e Muslera fa un miracolo su colpo di testa di Biava. La Lazio risponde due volte con Pandev, ma Rubinho prima respinge, poi esce a valanga e devia il pallonetto. Al 42' e' Muslera ad uscire su Sculli. La ripresa e' tutta biancoceleste e il gol arriva al 60' con Zarate che batte Rubinho in diagonale. Nel recupero palo della Lazio.

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We are Genoa

"mercoledi 22 aprile saremo ospiti alla trasmissione "We are genoa" su Telenord alle ore 21. diffondete la voce!!
and Stay tuned!"


Genoacricket1893

venerdì 17 aprile 2009

Gasperini: «Devo sciogliere il dubbio della punta centrale»

Alla vigilia di Genoa-Lazio, perché è anticipo di sabato, il Genoa continua la preparazione in vista della gara turbata però dalla tragica notizia della scomparsa della figlia di Capozucca. Come di consueto conferenza stampa del tecnico Gianpiero Gasperini che ha inquadrato cosi la gara con i biancocelesti di mister Delio Rossi: «Inutile nascondere che sarà una gara difficile, non solo perché la formazione capitolina ha un’ottima rosa, ma anche perché arrivano da una vittoria nel derby e tuti sappiamo quanto si può dare vincere certe gare. Arriveranno con grande entusiasmo, noi però dovremmo essere bravi a non farci trovare impreparati. D’altronde si potrebbe anche pensare che dopo questa settimana importante, dove tutti hanno parlato di noi, potremmo arrivare alla gara con un leggero calo di motivazione o di concentrazione. Ecco da questo punto di vista sono assolutamente tranquillo perché la squadra ha lavorato al meglio e sono convinto che saprà trovare, come sempre, la giusta concentrazione e determinazione per disputare una gara importante». La formazione non dovrebbe distanziarsi di molto da quella vittoriosa contro la Vecchia Signora, «Milito e Milanetto non saranno convocati – ha spiegato Gasperson – ma dovrebbero rientrare la settimana prossima, mentre per Mesto che è in un ottimo periodo, vedremo se la ferita lo condizionerà per giocare. In attacco sono indeciso tra Olivera e Jankovic come punta centrale. Anche Paro in questa settimana è rientrato nel gruppo». Quindi il tecnico di Grugliasco potrebbe riproporre il giocatore serbo come prima punta «perché ha fatto molto bene perché ha saputo calarsi al meglio in questa nuova realtà». Tornando sulla gara contro la Juventus, il trainer rossoblu non ha dubbi: «I tre punti di sabato ci hanno dato maggiore consapevolezza dei nostri mezzi e tutti hanno parlato molto bene di noi. Restano però sette giornate e come si sa nel calcio i giudizi cambiano di giorno in giorno. Dovremmo essere bravi a continuare su questa condotta perché le nostre rivali non molleranno». Alla domanda se Fergusson e Wenger in Italia avrebbe ottenuto successi come in Inghilterra, Gasperini sintetizza così: «In Gran Bretagna gli allenatori hanno un ruolo diverso all’interno della società, dove sono più partecipi delle scelte. Inoltre qui da noi è davvero diffcile che allenatori sulle panchine delle grandi squadre possano resistere per così tanti anni». Nell’ambiente rossoblu non a caso è stato coniato il nome Gasperson, perché tutti sperano che Gianpiero Gasperini possa diventare il Sir Alex Fergusson del Genoa. Insomma un nuovo Splensey o un nuovo Garbutt, come meglio preferite.
Fulvio Banchero

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mercoledì 15 aprile 2009

Thiago Motta: «Il segreto del Genoa? Giocare all'inglese»

«Sono molto contento per il gol segnato alla Juve e sono felice per noi tutti». Raggiante e soddisfatto, così inizia Thiago Motta, “matador” della zebra bianconera assieme a Palladino, il suo incontro con la stampa a Villa Rostan. Il regista brasiliano parla subito del “segreto” del Genoa: ossia la forza indiscussa del collettivo. «Rispetto al Barcellona, dove si parla sempre di individualità personali, qui si parla tutti di come gioca la squadra e non dei singoli». Forse è proprio per questo, prosegue il brasiliano, che «nessuno si aspettava che il Genoa fosse quarto a sette giornate dalla fine. Dietro i nostri risultati c’è il merito dell’organizzazione di gioco. Tra compagni ci aiutiamo a vicenda ed è più facile giocare così». E a proposito del Barca, quali sono le differenze e le similitudini col Grifone? «E’ impossibile fare un paragone poiché il Barcellona è una squadra in semifinale di Champions League. Il Barcellona cerca più il possesso palla e qualità per i suoi giocatori: mentre il Genoa cerca sempre la velocità nei 90 minuti». Invece tra il Genoa e le squadre d’Oltremanica c’è qualche somiglianza: «Credo che il calcio inglese abbia degli ottimi risultati – risponde TM -perché giocano molto in velocità. E’ un po’ quello che cerchiamo di fare noi»
Ma esiste un vero leader nel Genoa? «Io mi sono sempre sentito un leader in qualunque squadra abbia giocato. Ma sul campo ci sono sempre 11 leader e chi lo è si assume le proprie responsabilità». Il centrocampista brasiliano ci tiene a sottolineare di «pensare soltanto a far raggiungere al Genoa una posizione importante in classifica».

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martedì 14 aprile 2009

ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET - FRANCESCO BACCINI: «Io, amuleto del Grifone»


La colonna sonora per un’eventuale qualificazione Champions è già pronta: Francesco Baccini aveva inciso la famosa “Genoa” per celebrare l’approdo in Europa nel 1991 ma quest’anno, forse, la ricorrenza da festeggiare potrebbe essere ancora più prestigiosa. Nel frattempo il cantautore genovese si limita a fare il tifo, e visto l’andamento, si tratta già di un ottimo punto di partenza per i ragazzi di Gasperini.

Signor Baccini, da tempo viene considerato un talismano del Grifone: quest’anno com’è il suo bilancio?
«Beh, ancora una volta estremamente positivo! Ho assistito dallo stadio a sei gare, con un riscontro di cinque vittorie ed un pareggio! Visto che porto bene e, compatibilmente con i miei impegni lavorativi, cercherò di garantire il mio apporto anche nelle prossime occasioni. Nella peggiore delle ipotesi, comunque, mi incollerò davanti alla tv».

La partita con la Juventus è stata di rara intensità: si è emozionato?
«Devo ammettere che è stata una delle gare più spettacolari di questa stagione. Mi ha fatto venire in mente il calcio d’altri tempi, quello degli anni ’20, per intenderci, con un ardore ed un temperamento straordinario. Ancora una volta abbiamo dimostrato sul campo di meritare il quarto posto».

Quali sono, secondo lei, i giocatori che, dalla partita con la Juventus in poi, potranno garantire un maggior apporto alla squadra?
«E’ davvero difficile fare dei nomi quando una formazione gira a meraviglia. Contro i bianconeri, ad esempio, avrei dato un otto in pagella a tutti quanti, senza alcuna distinzione. Certo, Thiago Motta e Palladino hanno impressionato ancora di più, ma il vero stratega di questo Genoa, a mio avviso, non è un singolo giocatore ma Gian Piero Gasperini».

Tre anni fa la serie C, quest’anno ad un passo dalla qualificazione Champions: se lo aspettava?
«Sembrerà strano, ma dal giorno in cui è arrivato il presidente Preziosi ho capito che nessun traguardo sarebbe stato impossibile. E i fatti, al momento, mi stanno dando ragione. Anche l’anno della presunta valigetta non mi sono perso d’animo ed ho continuato a credere ciecamente nel progetto del presidente, sull’onda emotiva del lungimirante acquisto di Diego Milito. E poi sono i risultati a parlare: in tre anni il presidente ha dovuto allestire tre squadre quasi da zero per tre categorie diverse e, cosa più unica che rara, è riuscito a vincere tutte e tre le scommesse. E se c’era ancora qualche scettico, eccolo accontentato, con lo straordinario campionato che il Grifone sta disputando. Ora non resta che incrociare le dita e sperare che tutta vada per il meglio».
Claudio Baffico


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sabato 11 aprile 2009

Genoa in estasi: 3-2 e Juventus a -10



IL GENOA SI IMPONE 3-2 SULLA JUVENTUS!!! Alla fine risulta decisivo il gol all'88' di Palladino, che risponde alla rete di iaquinta che aveva riportato gli ospiti in linea di galleggiamento! Successo meritato per il Grifone, nonostante i tanti episodi che faranno discutere...

Del Piero e Iaquinta rispondono alla doppietta di Motta, ma alla fine Palladino decide la sfida del Ferraris con il suo gol all'88': il Genoa supera la Fiorentina ed è quarto, mentre la Juventus rimane a 10 punti dall'Inter capolista

Non è bastato tutto il cuore della Juventus per negare al Genoa la gioia del quarto posto che vale la Champions, confermato anche dopo qualche ora di sorpasso viola, in nome di un sogno che non vuole finire mai.

La squadra di Gasperini batte 3-2 una Juve che riesce a uscire dalla morsa del Grifone solo nella ripresa e solo - curiosamente - dopo essere rimasta in 10 a seguito dell'espulsione di Camoranesi. Il verdetto finale, però, lascia i bianconeri a leccarsi le ferite a -10 dall'Inter, a una settimana dallo scontro diretto di Torino.

In avvio di gara il Genoa è straripante: l'occasione migliora arriva con il salvataggio sulla linea di Legrottaglie che nega il gol a Palladino al 7', ma è la manovra stessa dei padroni di casa a rendere le cose difficili a Ranieri, incapace di offendere di fronte al pressing avversario.

Al 29' il meritato vantaggio, ma irregolare. Mesto si infila verso il centro e va giù al limite, l'arbitro fischia e Thiago Motta insacca con il sinistro all'angolino. Si dovrebbe ripartire con la punizione dal limite ma Rocchi decide di convalidare il gol tra le proteste bianconere.

Poco male, perché la serata nera dell'arbitro si abbatte come una scure anche sul Genoa: al 44', infatti, Del Piero entra in area da destra, Ferrari entra in tackle colpendo il pallone e Rocchi dà rigore, con lo stesso capitano che insacca spiazzando Rubinho. Uno pari, in tutti i sensi.

La sensazione di superiorità genoana, però, si traduce nuovamente nel punteggio con la prima marcatura limpida della serata, in pieno recupero. E' ancora Motta a gettarsi di testa sul corner di Juric, depositando la sfera sotto il 'sette' per il 2-1 dell'intervallo.


Ad inizio ripresa Iaquinta e Nedved fanno capire che la musica è cambiata, ma Biava azzecca la respinta provvidenziale al 58' sul sinistro a botta sicura del ceco e così Camoranesi trova il tempo di mortificare le ambizioni della Juve facendosi espellere per un'entrataccia su Sculli.

Ci si aspetterebbe quindi un finale tranquillo, ma il cuore della Vecchia Signora non è uno qualsiasi e così, dopo un miracolo di Buffon e un palo di Jankovic, all'85' ecco il gol che rimette tutto in equilibrio: Nedved sfonda centralmente e tocca di punta per Iaquinta che supera Rubinho in pallonetto e fa 2-2. Clamoroso.

La Juventus vorrebbe anche provare a vincerla, ma alzando la linea difensiva si espone al contropiede. Mortifero. Corre il minuto 88, infatti, quando Rossi scappa a destra sul filo del fuorigioco: la sua corsa verso la porta di Buffon viene interrotta solo dall'assist comodo per l'accorrente Palladino, grande ex da tre punti.

Il 3-2 finale non placherà le polemiche causate da un arbitro in evidente stato confusionale (da condannare in particolare i mancati fischi in occasione di un paio di scontri testa contro testa), ma il verdetto del campo è corretto: il Genoa gioca benissimo e merita il quarto posto, mentre la Juve senza Amauri deve smettere di affidarsi quasi solamente ai lanci lunghi.



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Milito e Amauri ai box, ma Genoa - Juve promette scintille

Il destino degli attacchi spuntati. Domenica scorsa, in occasione della sfida contro la Reggina, il Genoa dovette fare a meno del proprio bomber “principe” Diego Milito, ma potè approfittare della defezione, nelle file ospiti, di Bernardo Corradi. Situazione analoga in Genoa – Juventus, con i rossoblù ancora costretti a rinunciare all’argentino, e mister Ranieri che deve invece fare i conti con la pesante assenza di Amauri. In altre parole, uno dei big match della giornata si disputerà senza i giocatori più prolifici delle due squadre: Milito, che fino ad oggi ha segnato sedici reti, ed Amauri, che ne ha realizzate dodici. Dalle statistiche, però, emerge un dato interessante: ammonta a sedici su ambo i versanti il numero di reti che sono state siglate da giocatori indisponibili. Se in orbita Genoa l’intero bottino è stato assicurato da Diego Milito, in casa Juve, ai dodici centri di Amauri sono da aggiungere i due di Sissoko e i sigilli di Grygera e Salihamidzic.
I grandi team possono sempre contare su alternative adeguate, e le probabili formazioni che scenderanno in campo ne costituiscono un’ulteriore conferma. Tra i padroni di casa, Sculli è giunto a quota otto (proprio record personale), mentre Olivera e Palladino sono al momento fermi a due. Senza dimenticare che Jankovic, che presumibilmente partirà dalla panchina, ha già trovato il varco giusto in tre circostanze.
La Vecchia Signora, invece, si affida ad Alex Del Piero, che spera di arrivare al più presto in doppia cifra, e al "granatiere" Vincenzo Iaquinta, uno dei giocatori più in forma del momento. Non è un attaccante ma ha già segnato cinque reti Pavel Nedved, mentre la "formica atomica" Giovinco e Trezeguet si presentano alla sfida rispettivamente con due e un gol all’attivo.
In questo campionato il Genoa ha fatto centro con nove giocatori diversi (oltre a quelli già citati, Motta, Biava, Sokratis e Criscito) per un totale di quaranta gol; la Juve, invece, con quindici giocatori (tra i quali Marchisio, Mellberg, Camoranesi, Legrottaglie, Marchionni e Poulsen), per cinquantacinque reti complessive. Al “Ferraris” i rossoblu sono andati in gol ventisette volte (unica gara senza gol Genoa – Inter, 0-2), i bianconeri, lontani dall’”Olimpico” di Torino, in venticinque circostanze (digiuno solo in Inter – Juve, finita 1-0).
Claudio Baffico

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giovedì 9 aprile 2009

E' un coro: «Il Genoa non è un supermercato»

Abbiamo ricevuto numerose email da stamattina di tifosi genoani stanchi che la loro squadra del cuore sia oggetto di continui e ripetuti chiacchiericci su presunte trattative di mercato, riportate da diversi organi di stampa. Una voce per tutti, quella di Teodora Altamura (email altamurateodora@libero.it) che scrive: «Basta! Ci trattano come un supermercato». Purtroppo sembra proprio che la decisa presa di posizione del Genoa, resa nota con un comunicato alcuni giorni fa, non è servita a nulla. Sicuramente le voci sulle presunte partenze di giocatori rossoblù stanno stancando i sostenitori, stufi di leggerle quasi quotidianamente.

Ma ci sono anche molti altri lettori che ci sottolineano l'inopportuna designazione dell'arbitro Rocchi di Firenze per Genoa-Juventus. I tifosi sottolineano che oltre al Grifone in corsa per la Champions League c'è anche la Fiorentina. Probabilmente questa è solo una forzatura e magari il fischietto toscano sarà il migliore in campo: però, ci dicono i lettori, «Come dice Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina». Noi ci auguriamo che il famoso detto del "divo Giulio" non rientri in questo caso.

Marco Liguori

Ps: Chi volesse intervenire su questo tema oppure proporne altri può scrivere cliccando sul mio nome in alto, a fianco della pennina, oppure su questo indirizzo email redazione@pianetagenoa1893.net Raccomando a tutti di usare sempre toni civili nelle loro lettere: vi ringrazio tutti.


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mercoledì 8 aprile 2009

Il Vecchio Cuore Rossoblù si mobilita per l'Abruzzo


















Riceviamo e pubblichiamo dalla Tifoseria Organizzata del Genoa

In occasione dell'incontro Genoa-Juventus che verrà disputato sabato 11 aprile 2009 alle 20,30 la Tifoseria Organizzata del Genoa, in tutte le sue componenti, organizzerà una raccolta di fondi da devolvere ai concittadini abruzzesi colpiti duramente dal terremoto dei giorni scorsi.
Per chi non fosse presente alla partita di sabato sera ma volesse comunque contribuire alla raccolta, abbiamo aperto presso la Banca Popolare di Lodi (Ag. 22 GE Abi 05164 Cab 01422) il C/C n.138 intestato a "Tifoseria organizzata del Genoa per raccolta fondi terremotati d'Abruzzo" che restera' aperto fino a nuova comunicazione.
L'IBAN del conto corrente è IT47B0516401422000000000138.
La Tifoseria Organizzata del Genoa invita Tutti a contribuire non dubitando della generosità rossoblu che in simili circostanze si è sempre dimostrata concretamente partecipe.


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Matteo Ferrari: "Con la Juve sarà una prova di maturità"


















La conferma arriva da uno dei leader silenzioso di questo Genoa. Parliamo di Matteo Ferrari che dall’alto della sua esperienza in campo nazionale ed internazionale ha piegato senza mezze misure: “Da più parti sento dire che se il Genoa non arrivasse quarto sarebbe comunque un buon risultato, oppure che non abbiamo niente da perdere. Credo che sia un discorso sbagliato perché è inutile negare che se si arriva quarti o quinti c’è una bella differenza per le prospettive sia della società che degli stessi giocatori. Anzi devo dire che se domenica il Milan avesse pareggiato ci saremmo portati a due punti ed avrebbero sentito il nostro fiato sul collo. Peccato”. Sabato sera arriva la Juventus dopo il mezzo passo falso contro il Chievo, ma l’ex difensore giallorosso ammonisce: “Difficilmente i bianconeri sbagliano due gare di fila, senza considerare che vogliono tenere aperto il discorso campionato prima dello scontro diretto. D’altro canto sanno però che non sarà facile venire a Genova per vincere. Sento dire da più parti il Genoa di Milito e Thiago Motta, quando invece c’è un gruppo che si allena con costanza ed impegno e chiunque scenda in campo lavora gioca a memoria. Merito degli insegnamenti del tecnico”. Ed infatti i numeri dicono che nelle cinque gare senza Milito sono arrivate altrettante vittorie, anche se nella massima serie solo contro la Juventus, il Genoa non ha ottenuto punti. “Credo che possa essere una prova di maturità – continua l’ex giocatore della Nazionale – visto che a volte abbiamo sbagliato partita contro alcune di queste formazioni”. Il Genoa però avrà la possibilità di giocare sapendo già i risultati delle altre partite, soprattutto di Fiorentina e Roma. Ferrari chiosa sugli avversari dei rossoblu: “I ragazzi di Spalletti hanno più qualità di squadra anche se i punti di distacco sono molti. La Fiorentina ha dimostrato di essere un’ottima compagine”.

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martedì 7 aprile 2009

Gasperini: «Mi è piaciuta la squadra aggressiva a Reggio Calabria»


















L'allenatore rossoblù guarda soddisfatto il dvd della partita contro la Reggina, ma guarda immediatamente con realismo alla Juventus: «pensiamo ad allenarci bene, da oggi fino a venerdì»
Gasperini si è presentato al "Pio XII-Signorini" con gli occhialini da vista con la montatura azzurra e la solita cartellina di pelle marrone sottobraccio. In essa probabilmente sono contenuti gli schemi "segreti" che userà contro la Juventus. Dopo aver letto la rassegna stampa, prima di recarsi sul campo di allenamento, Gasperson seduto dietro alla scrivania esamina attentamente il dvd di Reggina-Genoa. L'allenatore rossoblù guarda molto soddisfatto le immagini: nota che i suoi ragazzi hanno rispettato perfettamente tutti gli schemi e le indicazioni: «A vincere è stato il gruppo, unito e compatto. Tanta roba» esclama contento e compiaciuto. E aggiunge: «Ok, Thiago ha deciso il match e quando è entrato ha dato la scossa alla partita, però bisogna sottolineare l'atteggiamento di tutta la squadra, specie nel secondo tempo. Aggressiva, convinta di portarsi a casa la posta». Ecco la chiave di volta della gara sullo Stretto: aggressività e convinzione dei propri mezzi. Che cosa può volere di più un tecnico dai suoi uomini? Ma non c'è più tempo per gli elogi e per compiacersi del passato prossimo. Sabato lo attende una partita decisiva contro la Juventus, con in palio la zona Champions League: «Intanto pensiamo ad allenarci bene, da oggi fino a venerdì...» conclude Gasp con realismo.

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domenica 5 aprile 2009

Genoa più forte delle assenze: anche la Reggina va al tappeto





















I rossoblù tornano a vincere al "Granillo" dopo trentasei anni grazie al gol di Thiago Motta. Immutato il distacco dalle dirette concorrenti

REGGINA - GENOA 0-1

REGGINA: Puggioni; Lanzaro (23’ Adejo), Santos, Cirillo; Krajcik, Carmona, Barreto, Costa; Cozza (1’ st. Di Gennaro), Brienza; Stuani (10’ st. Rakic) (a disposizione: Marino, Cascione, Ceravolo, Alvarez) All. Orlandi
GENOA: Rubinho; Biava (32’ Sokratis), Ferrari, Bocchetti; Mesto, Milanetto, Juric, Criscito; Sculli (10’ st. Jankovic), Olivera (23’ st. Motta), Palladino (a disposizione: Lamanna, Modesto, Vanden Borre, El Shaarawy) All. Gasperini
Rete: 32’ st. Motta
Arbitro: Sig. Orsato di Schio
Assistenti: Sigg. Alessandroni e De Luca
Quarto Ufficiale: Sig. Ciampi
Ammoniti: Barreto, Mesto, Carmona.
Espulsi: nessuno.
Recupero: pt.0’; st.5’.
Entra Thiago Motta ed il Genoa vola. Nell’ennesima giornata in cui le avversarie dirette Roma e Fiorentina beneficiano di enormi regali arbitrali, i ragazzi di Gasperini agguantanc con i propri mezzi una vittoria fondamentale sul difficile campo della Reggina.
Mancano Milito e Rossi ma il collettivo riesce a sopperire alla grande. E neppure la rete di Gilardino allo scadere in quel di Bergamo demoralizza l’armata rossoblù.
Parte meglio la Reggina che, al 5’, va vicina al vantaggio con una gran punizione da oltre venti metri di Barreto. Il Genoa cresce con il passare dei minuti ed al 12’ Ferrari incorna da posizione favorevole senza tuttavia inquadrare lo specchio della porta.
Le due squadre si controllano a vicenda e cercano di rompere l’equilibrio senza esporre troppo il fianco. Al 15’ Ferrari perde ingenuamente palla e consente a Brienza di scattare in contropiede: il suo diagonale finisce sul fondo.
I rossoblù guadagnano terreno ma Puggioni deve fare poco di più dell’ordinaria amministrazione. Buona l’opportunità che capita a Palladino al 37’, con l’intervento decisivo in anticipo di Cirillo.
Nella ripresa il Genoa si presenta in campo con la chiara intenzione di vincere: la mira degli attaccanti, però, non è quella dei giorni migliori. L’oscar dell’imprecisione lo vince Palladino, che spreca due favorevolissime opportunità al 5’ e all’8’.
La Reggina gioca la carta Di Gennaro, il Genoa continua a sciupare palle gol: questa volta tocca a Giandomenico Mesto. La girandola dei cambi favorisce il Genoa, che stringe i tempi ed alza i ritmi. Fondamentale l’ingresso di Thiago Motta che, al 33’, riceve un pallone da Palladino e trafigge il portiere Puggioni.
E’ il gol partita. Il vantaggio su Fiorentina e Roma resta inalterato ma le giornate continuano a diminuire...
Claudio Baffico

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sabato 4 aprile 2009

Thiago Motta è partito, ma la sua presenza è ancora in dubbio


















Terminata la rifinitura sul campo d'allenamento il Genoa è partito con il volo charter per Reggio Calabria. Dopo l'ultimo allenamento il centrocampista verdeoro è partito con il resto della squadra anche se sul suo impiego si deciderà probabilmente solo domani mattina. Dopo la consueta riunione tecnica davanti ai video della Reggina, la squadra si è allenata sotto lo sguardo del direttore generale Fabrizio Preziosi. Oltre 400 i suppoter al seguito.


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venerdì 3 aprile 2009

Il Principe è rientrato stamattina a Genova

La notizia era molto attesa dal popolo genoano. Diego Milito è rientrato questa mattina a Genova e, dai primi esami medici, la lesione al bicipite femorale della coscia destra, riportata il giorno dopo la partita con il Venezuela, sta evolvendo molto favorevolmente. Sui tempi di recupero bisognerà valutare le condizioni del Principe ogni giorno: in modo particolare bisognerà verificare il progresso del quadro clinico e attendere un serie di ulteriori accertamenti già programmati per la prossima settimana. Il fuoriclasse argentino è sotto lo stretto e vigile controllo medico del dottor Biagio Costantino e dei suoi collaboratori. In quest'ottica, ha già iniziato il ciclo di sedute fisioterapiche e questo pomeriggio era presente al centro Signorini per le regolari sedute di allenamento.

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