sabato 26 agosto 2017

Genoa-Juventus 2-4: Dybala e Cuadrado firmano la rimonta. Var protagonista

Rossoblù sul 2-0 dopo 8' (autogol Pjanic e rigore con Var di Galabinov), poi si scatena Dybala (il secondo su rigore, anche qui con tecnologia), nella ripresa segna pure Cuadrado

Dejavu, autogol goffi e triplette, fallacci e raffinatezze, ma soprattutto lunghi minuti davanti a un monitor: in un sabato di ordinaria follia, Marassi non si è annoiato per la tempesta di emozioni. Alla fine dei conti, la Juve ha avuto il merito e la forza di riprendere una gara che sembrava morta e sepolta già prima di cominciare. Ma le meraviglie di Dybala e la perla di Cuadrado non possono nascondere sotto al tappeto la montagna di polvere accumulata a inizio partita. È l’ennesimo inizio-shock regalato al Genoa: in attesa delle fine del mercato, trascina molti interrogativi in casa bianconera. 
 
CRONACA — "Bisogna fare meglio dello scorso anno dove abbiamo preso 3 gol in 27 minuti", disse Max alla vigilia. Allegri è accontentato: due gol in un amen, sette minuti di follia in un inizio irreale con Lazovic che asfalta Sandro e autogol dopo 18 secondi di Pjanic; poi nuovo rigore con Var, secondo in due giornate contro i bianconeri (stavolta, però, c’è il millimetrico fuorigioco di Galabinov, non notato dalla tecnologia, che rende sbagliata la decisione). A procurarlo e realizzarlo proprio il carrarmato bulgaro che bullizza Rugani per tutto il primo tempo. Non bastasse, in mezzo c’è pure un miracolo di Perin su tentato autogol di Gentiletti: troppo e tutto insieme, impossibile dare ordine razionale al caos. Eppure, ormai quando la Signora passa da qua, da questo stadio vestito da rossoblù, il copione è lo stesso. Prende tutto il vento in faccia, fatica a respirare, ma stavolta non annega, anzi rimette ossigeno nei polmoni con il gol del 2-1 di Dybala su assist di Pjanic. 
 
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